Raoul Milani è nato lo scorso millennio, pochi anni prima della guerra mondiale. La seconda.
Ha fatto studi scientifici che gli hanno consentito una buona carriera professionale.
Ora viaggia, dipinge e scrive.
Legge anche, ma trova difficile accettare l’attuale diffuso sdoganamento della superficialità.
Soffre di invidia: come viaggiatore per Chatwin e Byron, come pittore per Morandi e Afro, come scrittore per Gadda e Pessoa.
Non pensa che il clima cambi per colpa sua, non crede alla reincarnazione e sa che non basta fare Chimica a Torino per scrivere come Primo Levi.